USB Scuola: SCIOPERO GENERALE 28 NOVEMBRE

Contro la finanziaria di guerra

Il governo ha approvato una manovra di bilancio che non difende il lavoro, ma lo attacca. Una manovra di guerra, che taglia ancora risorse alla scuola, congela i salari di tutto il pubblico impiego e rinnova il contratto con aumenti che non recuperano neanche lontanamente la perdita di potere d’acquisto di docenti e personale ATA, ma aumenta la spesa militare e regala miliardi di euro a banche, imprese e rendite da capitale. Mentre i prezzi continuano a salire, gli stipendi restano da fame e le pensioni si riducono ogni anno. Si lavora di più, si guadagna di meno e si vive peggio.
Questa non è crisi: è una scelta politica, e chi la paga sono i lavoratori e le lavoratrici.

 

Si rimanda al volantino in allegato per tutti gli altri dettagli

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