Con la sentenza n. 17141/2025, il Giudice civile del Tribunale di Roma ha confermato anche questa volta l’orientamento in materia di reiterazione abusiva dei contratti a termine, riconoscendo ai docenti di religione ricorrenti il diritto al risarcimento del danno per un totale complessivo superiore
a 3.700.000 euro.
«Continuiamo a lavorare per il rispetto e la tutela dei diritti dei docenti di religione precari – dichiara Orazio Ruscica, Segretario nazionale Snadir e presidente nazionale FGU – e anche questa ulteriore sentenza conferma il valore del nostro impegno e i risultati concreti dell’azione sindacale».
Ruscica prosegue: «Siamo soddisfatti. Il Tribunale recepisce le conclusioni della CGUE del 13 gennaio 2022, la sentenza della Cassazione n. 18698/2022 e le successive 52 pronunce conformi.
Riprende inoltre le motivazioni della recente Cassazione n. 31343/2025, ribadendo che la procedura straordinaria prevista dall’art. 1-bis del D.L. 126/2019 – pur presentata dal Ministero come misura di stabilizzazione – non costituisce un rimedio idoneo a eliminare l’illecito subito dai
docenti. È necessario, dunque, un intervento strutturale e realmente efficace per porre fine all’abuso reiterato dei contratti a tempo determinato».
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