La scrivente O.S. proclama lo sciopero generale che riguarderà tutti i lavoratori sia a tempo
determinato che a tempo indeterminato, anche se occasionali, dei settori privati e pubblici per l’intera giornata del 3/10/2025 dalle ore 00,01 alle ore 23,59 – compreso il primo turno montante per i turnisti. Sono esclusi dallo sciopero tutti i tipi di trasporti, di terra, cielo e mare, pubblici e
privati.
Lo sciopero generale in parola, con le stesse motivazioni e giustificazioni giuridiche, è stato proclamato anche da CGIL, USB, CUB, COBAS ed altri.
Lo sciopero è proclamato in primo luogo per protestare contro l’aggressione armata a navi civili con a bordo cittadine e cittadini inermi impegnati in un’azione eminentemente umanitaria di solidarietà contro la pulizia etnica in atto da parte del governo dello stato di Israele, avvenuto in acque internazionali in aperta violazione di ogni diritto e convenzione vigente. Tale circostanza, assolutamente unica per le circostanze specifiche e la pericolosità, per la messa a rischio delle vite di cittadini e lavoratori in aspettativa non retribuita imbarcati nella Global Sumud Flotilla configura il richiamo a quanto dispone l’Art. 2, Comma 7 della L. 146/90, per il fatto che la marina militare del governo italiano ha abbandonato la Flotilla in acque internazionali, dopo averle scortate per giorni, consentendo così l’operazione di pirateria messa in atto dal governo di Israele in aperta violazione del diritto internazionale, contro la quale non è stato fatto quanto si sarebbe dovuto.
Condanniamo inoltre il comportamento del governo italiano che, invece di assumere atti concreti contro la violazione della vita umana, l’uccisione di almeno 70mila civili fra i quali 20mila bambini, il bombardamento di scuole ed ospedali, l’eliminazione di quasi 300 giornalisti, nonché l’uso della fame come arma di guerra, si esime dal diffidare Israele dall’agire in acque internazionali minacciando inermi cittadini italiani, europei e di più di quaranta nazionalità, vota contro la disposizione di sanzioni contro Israele in sede di Unione Europea, non interrompendo la collaborazione militare e commerciale con lo stato di Israele neanche dopo due anni di massacri indiscriminati.
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