Questa mattina si è svolta presso la VII Commissione del Senato della Repubblica l’audizione della Federazione GildaUnams (FGU) sul Disegno di legge AS. 1634, recante la “Conversione in legge del decreto-legge 9 settembre 2025 n.127, recante misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026”.
La Federazione ha espresso apprezzamento per alcuni aspetti, ma ha evidenziato numerose criticità: la riduzione del numero dei commissari negli esami di maturità, che rischia di impoverire un passaggio culturale e formativo centrale; la forzata introduzione dei percorsi quadriennali della filiera tecnologico-professionale, in assenza di una valutazione dei risultati della sperimentazione in corso; risorse economiche insufficienti per garantire retribuzioni dignitose al personale scolastico, aggravate dalla perdita di potere d’acquisto negli ultimi anni; il rinvio di una riforma strutturale sulle supplenze, che rischia di cronicizzare il precariato.
Particolare attenzione è stata posta alla condizione degli insegnanti di religione cattolica. La legge 186/2003 fissa ancora al 70% la quota dei posti di ruolo, una soglia oggi del tutto inadeguata e discriminante: se vent’anni fa i laici rappresentavano il 76% del corpo docente, oggi costituiscono il 96% del totale. A questa platea va garantita stabilità lavorativa?
Per questo, FGU/Snadir ha chiesto:
- l’innalzamento della quota dei posti di ruolo almeno al 95%
- l’obbligo di assunzione annuale su tutti i posti vacanti e disponibili fino al raggiungimento di tale percentuale
- l’assegnazione della titolarità di sede anche agli insegnanti di religione, al pari dei colleghi delle altre discipline
Si rimanda all’allegato per tutti gli altri dettagli

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